Gallarate il Laboratorio Andreotti Cartaetecnica e la Biblioteca

immaginare il futuro permette di avere elementi per continuare a fare il proprio lavoro con successo, risolvendo problemi oggettivi e contemporanei.
Per quello che riguarda i libri bisogna immaginare un panorama molto differente da quello avuto fin ora.

Il futuro della comunicazione è destinato ad essere un file digitale in formato pdf che viaggia sulla fibra ottica e l’oggetto «libro» sarà inteso in modo molto differente da come è stato fin’ora.

Ma si può reinterpretare questo sapere attraverso una forma che rimarrà ancora per lungo tempo strettamente legata al concetto di cultura, sapere e vissuto: la forma del libro originale.

La struttura sarà in una certa misur eseguita in questo modo: La prima parte un indice che sia compilabile e descriva cosa contiene la seconda parte della struttura con il supporto informatico. Qui vediamo un vecchio cd-dvd ma può essere una moderna chiave elettronica o un disco di silicio...

Perchè questa realizzazione? Oltre ad esser bella  risolve alcuni problemi oggettivi per la conservazione dei files tra i quali la deframmentazione spontanea dei files che è da tenere in grande considerazione, anche se non se ne parla mai.

Potrebbe essere che da qui a vent’anni tutto ciò che abbiamo registrato ed archiviato non sia più disponibile (che sia letteratura, foto, immagini, documenti, calcoli o anche solo le foto della nostra famiglia). Tutto ciò potrebbe sparire da un momento all’altro in modo definitivo e senza possibilità alcuna di recupero.

Tutto in relazione all’interruzione dei codici consecutivi a causa dell’interferenza elettromagnetica. Questo tipo di contenitore (a forma di libro) oltre ad avere una sstruttura molto gradevole è realizzata in pura cellulosa permette di (permettete l’espressione) di mettere a terra il supporto informatico.
Ho studiato delle pieghe particolari strutturali che cambia la tensione elettrica superficiale del contenitore, impedisce la fuoriuscita accidentale del supporto (sopra, sotto, fianco) , chiude ed è estremamente bello da vedere, ergonomico, comodo e facile da usare. Ma soprattutto ha una scatola dedicata che protegge dalle onde elettromagnetiche attraverso una schermatura invisibile. Se inseriamo un telefonino dentro alla scatola non riceve alcun segnale.

In questo modo ed in una certa misura i dischi (o altri supporti) sono protetti dall’interazione elettromagnetica per un futuro piuttosto lungo.

Nel video evidentemente la forma di questo porta suppurto magnetico è una riproduzione classica di un volume 800 ma si può interpretare in qualsiasi altro modo, dal più antico ad immaginare forme future.

qui sotto l'interessante reportage eseguito in Laboratorio,

buona visione, Augusto Andreotti